10 maggio 2025 / ore 17.30
Valerio Varesi
Estella / Vuoti di memoria
Biblioteca di Casina
Valerio Varesi
Valerio Varesi è un giornalista e scrittore italiano, autore di gialli e polizieschi. Nato a Torino da genitori parmensi e successivamente cresciuto nella città emiliana, dopo la laurea in Filosofia si occupa di giornalismo come corrispondente di vari quotidiani.
Nel 1998 pubblica il suo primo romanzo, Ultime notizie di una fuga, in cui compare la figura del commissario Soneri, futuro protagonista di altri polizieschi, ai quali verrà ispirata la serie di sceneggiati televisivi “Nebbie e delitti”, in cui il personaggio del commissario buongustaio è stato interpretato dall’ attore Luca Barbareschi.
Autore eclettico, ha scritto inoltre romanzi storico-politici. È tradotto in Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Olanda, Turchia, Polonia e Romania.
Estella
Teresa ha sempre saputo di non essere bella. Non serviva che glielo ricordasse la madre del suo futuro marito, Luigi Longo, marchiandola con un impietoso «Brutta, povera e comunista». Così come era innegabile che fosse povera: le sue origini proletarie e l’esperienza precoce in fabbrica la portano fin da giovanissima a rivendicare i diritti dei lavoratori contro i padroni, anticipando l’iscrizione al pci, di cui fu tra i fondatori. Nel 1945, nell’Italia appena liberata, Teresa è una donna che ha già alle spalle molte vite: ha combattuto in Spagna, ha vissuto da clandestina in Francia e ha preso parte alla Resistenza. Ha conosciuto l’inferno dei campi di concentramento, il cui spettro la perseguita anche ora che può riabbracciare suo marito, compagno anche di fede politica, e i figli. Adesso che c’è un Paese da ricostruire non può che essere in prima linea, come parlamentare e come sindacalista. Per Estella – questo lo pseudonimo partigiano con cui la chiama Togliatti – la politica è una vocazione, e la sua passione e determinazione la guidano nelle battaglie che intraprende, soprattutto a tutela delle donne: parità salariale, servizi a favore della maternità, riconoscimento della pari dignità nelle carriere. È lei l’ideatrice dei «Treni della felicità», che a partire dalla fine del 1945 sottrarranno moltissimi bambini alla miseria. Ma è proprio l’essere donna il suo punto debole. L’aver contribuito a scrivere la Costituzione della neonata Repubblica non la salverà dagli attacchi di un mondo ancora inconfutabilmente maschile, che le infliggerà un doppio tradimento, personale e politico, da cui Teresa faticherà a riprendersi. Ma non smetterà mai di lottare.
Non ci può essere libertà in un mondo dove la metà di esso non ha gli stessi diritti dell’altra.
Vuoti di memoria
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L’evento è a ingresso libero.
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All’incontro sarà presente un punto vendita libri.